GLUTEN SENSITIVITY

Il glutine è una proteina presente nei seguenti cereali: grano, orzo, farro, kamut, avena e segale.

Alcune persone non sono in grado di digerire e metabolizzare il glutine: celiaci e soggetti con patologie dell’ intestino di natura infiammatoria. In questi soggetti le proteine del glutine non vengono assorbite a livello intestinale e aggrediscono la parete intestinale stessa. La gliadina, una proteina che costituisce il glutine stesso, può aumentare la permeabilità intestinale. Ciò significa una maggiore permeabilità tanto ai nutrienti quanto ai batteri. Quando la gliadina non viene digerita nell’ intestino tenue si innescano processi di infiammazione intestinale.

Si parla di Gluten sensitivity, che non è celiachia, quando i disturbi non causano una risposta sul piano immunologico. Chi ha Gluten sensitivity assumendo alimenti che contengono glutine può avere disturbi gastro-intestinali quali dolori addominali, meteorismo, diarrea o stipsi, ma anche stanchezza cronica, depressione, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, cefalea, difficoltà alla vista, ritenzione idrica.

L’ ACQUA – Componenti

L’ utilizzo dell’ acqua è fondamentale per il nostro organismo e per un buon funzionamento degli organi.

L’ acqua porta gli scarti metabolici (della combustione cellulare) dal sangue alla linfa. Rimuove tutti i prodotti di scarto dall’ organismo regolando simultaneamente la temperatura corporea. Inoltre è l’ unico vettore che trasporta i nutrienti essenziali in tutto il corpo.

L’ organismo perde quotidianamente una certa quantità di liquidi, che deve essere compensata con l’ acqua. L’ adulto perde quasi 4 litri di acqua al giorno attraverso la sudorazione e l’ escrezione. Per determinare la quantità minima d’ acqua che necessita all’ organismo si può fare il seguente calcolo: moltiplicare il peso corporeo in kg per 30 ml (es. peso 60 kg x 30 ml= 1,8 l di acqua). Il risultato è da intendersi come la quantità “minima” per rinnovare l’ acqua del corpo.

Ogni tipo di acqua minerale ha le sue caratteristiche, a seconda dei dati riportati sull’ etichetta :

-TEMPERATURA: deve essere bassa, valore circa 5,7

-PH: indica l’ acidità. Valore compreso tra 6,5 e 8 (è una scala che va da un valore 0 massima acidità, a 14 massima basicità, il punto intermedio 7 è la condizione di neutralità)

-DUREZZA: contenuto di carbonato di Calcio e Magnesio. Valore tra 15-50° F. Più questo valore è alto più l’ acqua è considerata calcarea. Per un acqua leggera o dolce : valore inferiore a 15° F

RESIDUO FISSO : quantità dei Sali minerali. Valore tra 23-200 mg. Questo dato si ottiene portando l’ acqua ad una temperatura di 180°C. Se il residuo fisso è alto l’ acqua è molto ricca di Sali minerali, mentre se è basso (fino a 50 mg è minimamente mineralizzata), l’ acqua permette di disintossicare l’ organismo stimolando la diuresi.

In linea generale è consigliata un’ acqua poco mineralizzata, con residuo fisso basso (quindi inferiore a 50mg), ed alcalina.

La caratteristica di alcalinità la ritroviamo nell’ acqua prodotta da ionizzatori di acqua alcalina o nell’ acqua di sorgente.

La scelta del tipo di acqua minerale è sempre comunque soggettiva in quanto deve essere consigliata in base allo stato di salute della persona.

Alimentazione e infiammazione intestinale

Alimentazione

Quando l’ intestino ha irregolarità, gonfiore e dolore da infiammazione è necessario prestare attenzione alle abitudini alimentari. E’ importante sapere quali sono gli alimenti che si consumano che causano infiammazione intestinale. L’ attività intestinale si può regolarizzare eliminando questi alimenti e utilizzando rimedi bioterapici che hanno azione antinfiammatoria e di ripristino dell’ alterazione della flora intestinale, consigliati dall’ esperta.

ALIMENTI DA EVITARE:

Carni rosse, salumi, formaggi stagionati, latte vaccino, creme, panna, maionese, caffè, prodotti da forno confezionati industriali, fritture, alcoolici

ALIMENTI DA ASSUMERE CON MODERAZIONE:

Formaggi freschi, uova, legumi, cavoli, broccoli, spinaci, frutta secca.

COME ASSOCIARE GLI ALIMENTI IN MODO CORRETTO:

  • Evitare di accoppiare tra loro cibi proteici (comprese le impanature)
  • Non associare nello stesso pasto amidi e zuccheri (es. pasta + pizza e dolci, o pasta + frutta)
  • Evitare di consumare insieme carboidrati + proteine
  • Consumare la frutta lontano dai pasti

Non sovraccaricare l’ intestino, quindi consumare pasti ricchi in proteine, o

ricchi in amidi associati a verdura.